Come funzionano la decarbonatazione?
La decarbonatazione è un processo chimico specifico e altamente efficace utilizzato nel trattamento delle acque, mirato a rimuovere i carbonati e bicarbonati disciolti, in particolare bicarbonato di calcio (Ca(HCO₃)â‚‚) e bicarbonato di magnesio (Mg(HCO₃)â‚‚). Questi composti sono responsabili della cosiddetta durezza temporanea dell’acqua, che può causare problemi significativi, come la formazione di incrostazioni all’interno di caldaie, tubazioni e scambiatori di calore. Queste incrostazioni non solo riducono l’efficienza dei sistemi, ma possono anche portare a costosi interventi di manutenzione e riparazione.
Il processo di decarbonatazione può essere realizzato tramite diversi metodi, i più comuni dei quali includono:
- Aggiunta di Calce: La calce (idrossido di calcio, Ca(OH)â‚‚) è uno dei reagenti più utilizzati per la decarbonatazione. Quando viene aggiunta all’acqua contenente bicarbonati, la reazione chimica avviene nel seguente modo:Ca(OH)2+2Ca(HCO3)2→3CaCO3↓+2H2OCa(OH)â‚‚ + 2 Ca(HCO₃)â‚‚ \rightarrow 3 CaCO₃ \downarrow + 2 Hâ‚‚OCa(OH)2​+2Ca(HCO3​)2​→3CaCO3​↓+2H2​OIn questa reazione, il bicarbonato di calcio si trasforma in carbonato di calcio, che precipita come solido, mentre l’acqua rimane libera dai bicarbonati.
- Utilizzo di Soda: Un altro metodo prevede l’uso del carbonato di sodio (Naâ‚‚CO₃). La soda reagisce con i bicarbonati secondo la seguente reazione:Na2CO3+Ca(HCO3)2→2NaHCO3+CaCO3↓Naâ‚‚CO₃ + Ca(HCO₃)â‚‚ \rightarrow 2 NaHCO₃ + CaCO₃ \downarrowNa2​CO3​+Ca(HCO3​)2​→2NaHCO3​+CaCO3​↓Qui, il carbonato di sodio aiuta a convertire i bicarbonati in carbonati insolubili, facilitando così la loro rimozione.
- Decarbonatazione Fisica: In alternativa ai metodi chimici, è possibile utilizzare tecniche fisiche come le torri di degassificazione o l’osmosi inversa. Questi sistemi rimuovono la COâ‚‚ disciolta nell’acqua, contribuendo a trasformare i bicarbonati in carbonati che possono essere facilmente separati.
Una volta che i carbonati sono stati formati, questi precipitati possono essere rimossi attraverso processi di sedimentazione o filtrazione. La sedimentazione avviene quando i solidi si depositano sul fondo di un contenitore, mentre la filtrazione implica l’uso di filtri che catturano i solidi mentre l’acqua pulita passa attraverso.
La decarbonatazione offre numerosi vantaggi:
- Prevenzione delle Incrostazioni: Riducendo la concentrazione di bicarbonati, si previene la formazione di depositi di carbonato di calcio e magnesio, evitando costosi interventi di manutenzione.
- Miglioramento dell’Efficienza Energetica: Gli impianti privi di incrostazioni possono operare in modo più efficiente, riducendo il consumo energetico e aumentando la produttività . Ad esempio, una caldaia con minori incrostazioni può riscaldare l’acqua più rapidamente, migliorando i tempi di risposta e riducendo i costi operativi.
- Qualità dell’Acqua: L’acqua trattata è più pura e adatta a una varietà di applicazioni, incluse quelle potabili e industriali. Questo significa anche che l’acqua avrà un sapore e un odore migliori, rendendola più gradevole per il consumo.
- Impatto Ambientale Ridotto: L’uso della decarbonatazione contribuisce anche a ridurre l’inquinamento delle acque reflue, poiché limita la presenza di composti chimici nocivi, preservando l’ecosistema acquatico.
In conclusione, la decarbonatazione è un processo essenziale per garantire la qualità dell’acqua e l’efficienza degli impianti, rappresentando una scelta vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale.
L’intero ciclo di lavoro dell’impianto è gestito da una valvola automatica completa di controller elettronico per la gestione delle rigenerazioni con periodicità volume erogato, ed eventuali forzature a tempo nel caso di tenore di lavoro ridotto rispetto le potenzialità impianto. Tale processo può essere indistintamente realizzato per il trattamento di acque civili oppure industriali;
Il denitrificatore dovrà essere installato a monte di qualsiasi utilizzatore, in modo tale da fornire acqua denitrificata a tutte le utenze; dovrà essere previsto uno scarico dell’acqua utilizzata per il processo di rigenerazione delle resine. Tutti i componenti che costituiscono l’impianto sono anticorrosivi e atossici, rispettando le norme igienico-sanitarie per il trattamento delle acque.